SILVERSTONE 1979 - L'ultima vittoria di Clay - La prima della Williams

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A Silverstone cambia tutto. La Williams, nel 1979, da una svolta alla sua storia per sempre. Frank ora ha tutto quello che ha sempre sognato. Finanze solide ed ingenti. Due ingegneri come Patrick Head e Frank Dernie ispirati. Due piloti esperti come Alan Jones e Clay Regazzoni che stanno lavorando in sintonia e al meglio nello sviluppo della monoposto FW07. E proprio a Silverstone la FW07 arriva sviluppata ed affinata in ogni dettaglio dopo l'esordio in pista avvenuto in Spagna. In qualifica Alan Jones segna la prima pole position della storia del team con 1:11.8 a 144.55 miglia orarie di media. Clay sarà buon quarto, anche se disturbato da noie agli pneumatici, dietro alla Renault di Jabouille e la Brabham di Nelson Piquet. Il mondo aveva visto la Renault dominare con il suo potente motore turbo, finalmente sistemato dopo anni di rotture meccaniche, il gran premio di Digione in terra d'oltralpe, quello famoso per il duello tra Gilles Villeneuve e Renè Arnoux. A Silverstone, pista velocissima anch’essa come Digione, ci si aspettava quindi una vittoria facile dell'équipe francese. Invece inizia quella che sarà una lotta che caratterizzerà i gran premi futuri. La potenza motoristica da una parte, contrapposta alla telaistica e meccanica inglese della Williams dall'altra, che ricordiamo montava motori aspirati Cosworth.

Con questa Williams e questo effetto suolo si va talmente forte che sono cambiati tutti i riferimenti e le traiettorie delle curve. Ho impiegato mezz'ora a capire come funzionava il tutto e cominciare a tirare veramente qui a Silverstone rispetto al passato”.

Le fasi iniziali di gara vedono Jones dettare il passo, con Jabouille, secondo, che divide Regazzoni, terzo, dal compagno di squadra. Al giro 17 il francese della Renault deve fermarsi ai box per cambiare le gomme ormai deteriorate, lasciando via libera al duo di Frank. Jones e Regazzoni comandano tranquillamente la corsa davanti a Renè Arnoux. “Avrei potuto spingere di più, come Alan, disse a fine gara Clay, ma eravamo nello stesso team, ero felice di trovarmi secondo ed in più avevo in mente l’usura degli pneumatici”

 

Dopo altri 22 giri Alan Jones rientra clamorosamente ai box. Qualcosa non va nella sua Williams. Si è rotta la pompa dell'acqua del suo motore. E’ ritiro. E pensare che era un motore nuovo cambiato nella notte tra sabato e domenica. Clay invece tira dritto. Giro dopo giro, dopo giro. Intoccabile. Mai una ruota fuori traiettoria. Ottiene il GPV in gara in 1m14.40s. E’ una monotonia di regolarità. Controlla René Arnoux. Verso la vittoria doppierà anche la Ferrari di Jody Scheckter. Anzi, dal terzo posto di Jarier su Tyrrell in giù, saranno tutti doppiati. Le cronache dell'epoca riportano nei box Williams, un misto di grande gioia per Clay mischiato a dispiacere per Jones, ma il pubblico,accorso in massa nonostante il ritiro dalle corse dell’idolo James Hunt, è in visibilio per Frank e per Clay che è molto amato dagli appassionati inglesi. Sul podio si brinda a succo di frutta per rispettare gli sponsor islamici, ma lo champagne scorrerà poi abbondantemente nel retro podio. La vittoria del 40enne Clay spinse Ferrari a scrivere che gli ricordava un mito dell'automobilismo mondiale. Tazio Nuvolari. Anche lui vincente a tarda età, anche lui ancora in grado di essere veloci come pochi altri. Silverstone sarà l’ultima vittoria per Clay. Concluderà la stagione al quinto posto nel mondiale con un secondo posto in Germania e due terzi in Italia e Canada. A fine anno le strade di Clay e della Williams si separeranno consensualmente. L’impresa storica di quel giorno rimarrà per sempre negli annali della F1 e Regazzoni sarà ricordato per sempre come colui che riuscì a realizzare il sogno di Frank. Franco Guglielmi, come veniva chiamato Frank agli esordi in Italia, dopo che per anni si era dovuto alimentare solo di passione, avendo visto vincere altri, ora era entrato nel circolo dei vincitori.

Mi sento come a Monza nel 1970, mi sento come nella mia prima vittoria”

Clay Regazzoni – Silverstone 1979.

 

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